In questa nuova case history, la protagonista è una piccola hot hacth dal cuore sportivo. Il suo motore 2.0 litri turbo benzina, realizzato interamente in lega di alluminio con codice B48A20O0, di derivazione BMW, mantiene l’architettura a 4 cilindri in linea ma raggiunge una cilindrata di 1998 cm³. Questo segna un’importante evoluzione rispetto alla generazione precedente della Mini John Cooper Works R56, che montava un motore 1.6 litri turbo benzina, capace di sviluppare 211 CV e 260 Nm di coppia.

Il nuovo propulsore è infatti capace di erogare (in configurazione stock) 231 CV e 320 Nm di coppia, rappresentando un significativo passo avanti non solo in termini di potenza, ma soprattutto per la gestione della coppia disponibile già a partire da 1.250 giri/min. La ricetta per il divertimento!

Le novità non finiscono qui. Grazie all’adozione di un sistema di sovralimentazione di tipo twin-scroll, il motore riduce drasticamente il turbo-lag, assicurando un’erogazione di potenza fluida e immediata, rendendo la guida ancora più coinvolgente. Inoltre, la tecnologia Valvetronic, che gestisce la fasatura variabile delle valvole, ottimizza ulteriormente l’efficienza del motore, migliorando la risposta dell’acceleratore e riducendo i consumi, senza sacrificare le prestazioni.

Rispetto al precedente 1.6 litri della R56, la nuova unità non solo offre una potenza superiore, ma perfeziona anche la dinamica di guida, trasformando la Mini JCW di penultima generazione in un vero e proprio punto di riferimento nel segmento. Semplice pensare che con una calibrazione dedicata, il potenziale di questo motore può essere ulteriormente esaltato, permettendo di creare una vettura ancora più prestazionale e unica.